Radici

(a cura di R. Bigoni)


Questa applicazione intende proporre le radici, cioè le etimologie ultime, di alcune parole della lingua italiana. Il database da cui ricava le informazioni viene frequentemente espanso e revisionato.

Nei risultati proposti i riferimenti alle radici indoeuropee rimandano spesso a Indogermanisches Etymologisches Wörterbuch (1948-69) di J. Pokorny, citato come IEW. Questo testo oggi è ovviamente superato ma ha il vantaggio di offrire ricostruzioni e trascrizioni fonetiche tra loro congruenti rispetto alla moltitudine delle proposte dai glottologi e alla varietà delle loro rese con l'Alfabeto Fonetico Internazionale.
In rete è anche disponibile una riproduzione anastatica di quest'opera: A-E, G-N, O-U.
Per il Latino e altre lingue italiche si è consultato lo studio di M. De Vaan.
In alcuni casi si fa riferimento a Tower of Babel di S.L. Nikolayev citato come TOB.
I riferimenti al Greco riguardano quasi esclusivamente il Greco letterario antico e rimandano al noto dizionario di L. Rocci. Di questo vocabolario la Casa Editrice Dante Alighieri può fornire anche una versione digitale da installare sul proprio sistema previo ottenimento di apposita chiave. Purtroppo, almeno nella mia esperienza, questo strumento si inceppa spesso fino a diventare inutilizzabile.
Per ricerche in rete di parole scritte con l'alfabeto greco può essere utile l'applicazione Greco per HTML.
I riferimenti al Latino classico rimandano al noto dizionario Georges-Calonghi.
I riferimenti al Latino dei documenti medioevali derivanti da varianti popolari del Latino letterario classico o dalla latinizzazione di termini importati da altre lingue rimandano al Glossarium mediae et infimae latinitatis di Charles du Fresne Sieur Du Cange nella revisione L. Favre (1883-1887), citato come DC. Se questo sito fosse in manutenzione, si può consultare la riproduzione anastatica dell'originale dell'opera a cura dell'Università di Mannheim.
Il lessico gotico è consultato principalmente dal Gotisches Wörterbuch di Gerhard Köbler, citato come GW.
Per i lemmi di probabile origine celtica si è consultato principalmente Etymological Dictionary of Proto-Celtic di Ranko Matasović.
È ampiamente consultato Wiktionary.

Per economia e chiarezza di esposizione i sostantivi inerenti a persone o animali e gli aggettivi sono proposti nella forma singolare maschile. Verbi greci e latini sono dati alla prima persona del presente indicativo. I verbi italiani sono proposti all'infinito presente. Sono raramente considerati accrescitivi, diminutivi, vezzeggiativi e avverbi derivanti da aggettivi e terminanti in -mente. Sono quasi totalmente trascurati i sostantivi composti come ad esempio portacenere o soprabito i cui componenti sono chiaramente individuabili e vanno eventualmente analizzati singolarmente. Si sono evitate abbreviazioni che rendono spesso illeggibili molte produzioni accademiche. Per le stesse ragioni si sono evitate cascate di riferimenti a opere il più delle volte irreperibili da non specialisti.

Per le etimologie dei toponimi italiani possono essere utili le pagine

Per altre ricerche sulle parole italiane può essere utile Parole.

 

Ultimo aggiornamento: Febbraio 2024.