Gravimetri

Le misure più accurate dell'accelerazione di gravità vengono oggi compiute utilizzando i gravimetri che sono, in linea di principio, bilance a molla estremamente sensibili che basano il loro funzionamento sulla misurazione del peso di una massa costante. Misurato il peso e nota la massa di riferimento risulta facile ottenere una valutazione dell'accelerazione di gravità (P=mg).

I gravimetri più sofisticati raggiungono oggi precisioni dell'ordine 10-8 ms-2, ma per ottenere questo risultato è stato necessario il lavoro di un secolo di ricerca volto a perfezionare la stima ufficiale dell'accelerazione di gravità, ottenuta all'istituto geodetico di Potsdam ed accettata nel 1909 alla Conferenza Generale di Londra, la cui precisione era dell'ordine di 10-6 ms-2. Un rapporto del CNR di luglio 2003 sottolinea i fattori più importanti di questo miglioramento ponendo l'accento soprattutto sull'importanza di una stretta collaborazione internazionale tra gli istituti specializzati in geodetica e geofisica e le università accompagnata da un forte sviluppo della tecnologia informatica. Il Novecento infatti ha visto per la prima volta l'utilizzo di gravimetri sottomarini azionati con telecomandi a distanza che hanno permesso la realizzazione di una mappa della rete gravimetrica dei fondali più fedele di qualsiasi altra mappa precedente (una mappatura esaustiva del Mediterraneo risale addirittura al dopoguerra). Altri benefici all'evoluzione dei gravimetri sono poi stati apportati dall'approfondimento degli studi sugli strati terrestri e le reazioni chimiche e fisiche che vi avvengono e sugli effetti provocati dai movimenti tettonici.

La precisione con la quale possiamo conoscere g oggi permette di migliorare gli studi di meteorologia, geofisica, geodetica, geologia, vulcanologia implementando le possibilità di individuare giacimenti nel sottosuolo e di controllare le eruzioni e i terremoti e la variazione del livello dei mari. La vita di tutti i giorni, poi, trae grandi benefici da una buona valutazione dell'accelerazione di gravità dalla quale dipendono tanto le tarature degli strumenti di pesatura quanto le orbite dei satelliti.